Racconti, leggende e ricordi della vita italiana (1856-1857)
dentro: - Nunziatina, presto, ammannisci il letto che ho di gran dolori di corpo, e manda pel dottore subito. - Venuto il dottore, vide che nuovo
Racconti, leggende e ricordi della vita italiana (1856-1857)
parti del corpo umano di cera: grucce, archibusi e pistole, scoppiate innocuamente fra le mani di chi le portava; e coltelli ivi deposti da tali che
Racconti, leggende e ricordi della vita italiana (1856-1857)
gli dice il primo? - Oh che motivi hai tu d'andarti a vendere anima e corpo? di metterti al collo la cavezza come un giumento, per chi neppur conosci
Racconti, leggende e ricordi della vita italiana (1856-1857)
giovane, un corpo di ferro, uno sguardo che pareva vi mangiasse, capelli neri e sempre ritti a raggiera; ed un cervello di poeta nel senso piú
Racconti, leggende e ricordi della vita italiana (1856-1857)
, quella cioé che obbliga egualmente l'anima ed il corpo; dopo questi dieci secoli, dico, i detti tre milioni sono riusciti i piú infelici, i piú